Gioventù e istruzione di Kim Jong-un

Prima di diventare Leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea

Il ritorno in RPDC

Come già accennato in precedenza non tutti i periodi della vita di Kim Jong-un sono documentati, per questo non è facile sapere o ricostruire come abbia vissuto gli anni che separano il suo rientro in patria, dalla sua iscrizione all’Unversità Kim Il-sung avvenuta nel 2002. Cominciò a studiare leadership militare, orientata alla dottrina Juche, per poi conseguire ufficialmente il titolo, a pieni voti, il 24 dicembre del 2006, con una tesi intitolata Una simulazione per migliorare la precisione del GPS.

Durante i suoi anni di studi, vi fu un susseguirsi di avvenimenti che iniziò a lasciar presagire la possibile successione al padre da parte di Kim Jong-un. Il primo indizio riguarda la glorificazione di Ko Yong-hui come madre della nazione, che lasciò spazio alle ipotesi di successione a Kim Jong-il da parte di uno dei suoi figli. Inoltre le testimonianze riportano che il futuro leader si sia trovato più volte a tarda notte con ufficiali di alto grado dell’esercito ad impartire loro consigli sulle strategie (in analogia con le abitudini del nonno paterno). I preparativi per la successione subirono un'accelerata nel 2008, quando Kim Jong-il fu improvvisamente colpito da un ictus, una volta visitato dal medico francese François-Xavier Roux (Cbs News,2011) fu proprio Kim Jong-un a tenergli principalmente compagnia durante la degenza (Jamy Keaten e Catherine Gaschka,in The San Diego Union Tribune,2011).

L'ascesa dalla nomina del padre

Meno di cinque mesi dopo l'imprevisto, il Supremo Leader Kim Jong-il comunicò ufficialmente ai vertici militari e politici la nomina di Kim Jong-un come suo successore.
L’ascesa del terzo Supremo Leader fu ben diversa rispetto a quella del suo predecessore, nonostante il tempo avesse contribuito a radicare nel popolo nordcoreano la necessità di una continuità con il passato e l’idea che la rivoluzione sarebbe passata di generazione in generazione, la successione non era stata preparata come a suo tempo Kim Il-sung fece per il figlio e l’imprevisto dell’ictus non migliorò la situazione. Dal 2009 fu elevato a diverse cariche civili e militari, gradualmente sempre più prestigiose, nel 2010 divenne generale dell’Armata popolare nordcoreana e qualche giorno dopo fu nominato vicepresidente della Commissione militare centrale del Partito del Lavoro di Corea e designato nel comitato centrale dello stesso partito, nel frattempo il dipartimento di agitazione e propaganda contribuì a glorificare la sua immagine, fino ad affibbiargli il ruolo di eminenza grigia nell’affondamento della nave Cheonan.

Quando l’11 dicembre del 2011 Kim Jong-il morì, era chiaro a tutti che quel ventottenne di cui in passato si era saputo pochissimo sarebbe diventato il nuovo Supremo Leader della RPDC, e così fu. Il 30 dicembre del 2011, Kim Jong-un si mostrò al mondo come Supremo Leader della propria nazione.
Dipinto di Kim Il-sung, presente nell'università a lui intitolata
Dipinto di Kim Il-sung, presente nell'università a lui intitolata